Il Tao del Germoglio di bamboo

(八門 ba men)

Le Otto porte del Taijiquan, unitamente alle cinque direzioni, costituiscono le 13 chiavi. Esse sono indicate tradizionalmente con il nome di 13 Dinamiche,

Le cinque direzioni costituiscono le 5 strategie, mentre le Otto Porte sono le Otto Tecniche del Taijiquan. Esse sono chiamate più propriamente :

Gli Otto Jin 八 勁

Peng (掤 ), Lǚ (捋 ), Jǐ (擠 ), An (按 )

L’ ideogramma cinese Jìn (勁 ) , relativamente al discorso marziale, significa forza; vigore; energia da non confondersi con Jing (精 questo è jing = essenza, energia raffinata), ma anche entusiasmo; zelo; fervore. E’ in sostanza riferito alla forza o energia espressa dalla pratica marziale, quando l’energia interna Qi viene trasformata in azione espressa all’esterno. Fa Jin nello specifico è la forza esplosiva del Taijiquan.
Tuttavia, quando parliamo degli otto Jin del Taijiquan, intendiamo piuttosto le otto forze di base, perché non tutte le azioni esterne si esprimono allo stesso modo, con le stesse caratteristiche. Ognuna di esse ha la sua peculiarità, anche se la forza che esprimono ha la stessa origine e consistenza. Gli otto Jin sono:
Peng (掤 ), Lǚ (履 ), Jǐ (擠 ), An (按 ), Cai (採 ), Lie (列 ), Zhou (肘 ), e Kao (靠 ), che sono da considerarsi gli otto principi o tecniche di base che si esprimono in posizioni del corpo con forma e modi specifici e differenziati.
Anche se specialmente i primi quattro Peng, Lu, Ji e An, compaiono spesso nelle forme singolarmente come posizione a se stante, ritengo che vadano più intese come principi, tecniche di base che combinate fra di loro e con i quattro Jin degli angoli, Cai, Lie, Zhou e Kao, determinano tutte le posizioni della forma e le loro applicazioni. Infatti, non esiste nessuna posizione nella forma con i nome dei quattro Jin degli angoli. E’ anche per questo che i quattro Jin principali quasi in tutte le forme dello stile Yang vengono accorpati in un unico movimento chiamato “Afferrare la coda del Passero” (Lan Que Wei 單鞭)
Analizziamoli ora uno alla volta cercando di capirne la sostanza e l’applicazione.

1. Péng (掤) parare, difendere (Arrotondare ed Espandere)
E’ forse il Jin più complesso, più importante e più incompreso di tutti. Non solo per l’interpretazione da dare al movimento ma anche con riferimento alla etimologia del termine stesso. Spesso viene anche espresso con ideogrammi leggermente diversi tra di loro. Il primo è:
掤 la cui pronuncia in effetti è bīng ed in cinese spesso viene tradotto come faretra. Sacca dove mettere le frecce. E’ composto da due ideogrammi手 shǒu che significa mano; avere in mano; tenere e 朋 che nei dizionari moderni viene tradotto “amico” ma che è in effetti composto dalla ripetizione dell’ideogramma yuè, luna 月.
Il secondo è péng 棚 che significa capannone, baracca; tenda di riparo , tettoia; capanna; riparo, ed è costituito dall’ideogramma legno, mù 木 ed ancora la ripetizione dell’ideogramma yuè, luna 月. Considerando però che in molti altri ideogrammi degli otto Jin compare il segno shǒu, mano come in Lǚ 履, Jǐ 擠 , Cai採, penso che l’ideogramma giusto sia 掤 , costituito da Mano e le doppie lune, che forniscono anche la pronuncia Péng al posto di Bīng. In sostanza questo termine è stato ideato proprio nell’ambito delle arti marziali, per cui il suo significato non va ricercato nei dizionari, ma piuttosto interpretato secondo la propria esperienza e i suggerimenti che ci vengono dalla tradizione. Probabilmente per la giusta interpretazione bisogna prendere in considerazione il primo ideogramma Shǒu, mano e luna 月, anzi 朋 due lune con riferimento alla posizione delle due mani che formano con le braccia due semicerchi arrotondando le scapole e formando quelle che appunto sembrano due lune. Dando quindi a quest’ultima parte dell’ideogramma la sua doppia funzione di pronuncia e completamento dell’idea che al termine si attribuisce nell’ambito del Taijiquan. Da dire , comunque che poi la posizione non è sempre fornita dalle due braccia arrotondate davanti al torace come in Ma Bu (Posizione del cavaliere), ma può assumere diverse connotazioni, variando appunto la posizione delle braccia a seconda della necessità.
E’ questa la giusta indicazione per capire anche cosa è in pratica Peng. La posizione delle mani e le due lune rendono una posizione di difesa impenetrabile. Da questo concetto deriva probabilmente la traduzione che comunemente si da a questo termine, e cioè parare. Il termine parare, comunque non rende esattamente ciò che Peng significa limitandone la comprensione, dando una idea approssimativa, statica e limitata del termine.

2. Lǚ (捋) tirare indietro ruotando (Guidare all'indietro)
.
Nei dizionari moderni l’ideogramma viene tradotto con: scarpa, calpestare ed in effetti con l’ideogramma originario ha in comune solo la pronuncia e solo parzialmente il significato dato che il termine significa anche camminare, con riferimento all’azione di spostarsi all’indietro. Ma tutto ciò pare abbastanza forzato.
L’ideogramma 履 Lǚ, piuttosto si ritrova nell’Yi Jing, riferito all’esagramma n. 10 composto dal Creativo sopra e Lago sotto e che significa Condurre. Allora vediamo che condurre aggiunto al radicale mano da si l’idea del tirare indietro, e nello specifico l’azione tipica di Lu, compreso l’aspetto della cautela nell’azione che viene espressa nell’esagramma con l’azione di calpestare la coda della volpe, procedere con cautela.
“Il giudizio:
Il Condurre: Calpestare la coda della tigre. Essa non morde l’uomo. Successo.” Potrebbe quindi tutto ciò indicare l’azione non solo di tirare ma anche di farlo usando cautela, stimolando l’attenzione a non tirare su di se l’avversario e quindi il “ruotare”, mantenendo viva l’attenzione, pronti a reagire e penetrare nella sua guardia.
Tuttavia indagando negli scritti più antichi della tradizione del Taijiquan, troviamo lo stesso Jin “Lǚ” espresso con un altro simile ideogramma : 捋. Qui esso conserva ancora la radice Shou, mano e viene tradotto nei dizionari antichi con accarezzare con le dita. Non a caso nella tradizione antica la chiave di Lu è costituita proprio dalle palme delle mani, così come la chiave di Peng sono le due braccia. Ed ecco che una nuova prospettiva si apre per la corretta interpretazione. Fare riferimento anche a ciò che nella famiglia Yang antica e specialmente da parte di Yang Ban Hou era definite le chiavi delle otto posizioni fondamentali, o meglio gli otto movimenti fondamentali, visto che ogni Jin definisce una azione e non una posizione statica.
Da notare ancora che nella tradizione della famiglia Yang e in particolare nella "Spiegazione dei principi del Taijiquan" documento pubblicato nel 1875 ed attribuito a Yang Ban Hou viene usato un ideogramma ancora diverso,e cioè composto da 扌( mano) e l'ideogramma preso dall'Yi Jing 履. Quindi il concetto di usare le mani, così come presente negli altri Jin principali, unito al simbolo che esprime il concetto del camminare, del muoversi. Sfortunatamente l'ideogramma così composto non è disponibile in formato elettronico perchè non è presente in nessun dizionario cinese.

Riassumiamo , comunque a questo punto, le quattro chiavi dei principali Jin, che mi sembra cosa interessante e utile per l’interpretazione degli ideogrammi già citati e per i prossimi che analizzeremo.
Peng: le Due Braccia, Lu : I Palmi delle Mani, Ji: Dorso della Mano, An: I Fianchi, la Vita
Inoltre puntualizziamo il termine Shǒu, mano.
L’ideogramma usato come radice è: 扌, lo si trova scritto 手, sia nei caratteri tradizionale che in quelli semplificati e che in sostanza esprime la stessa parola, con stesso accento.


3. Jǐ (擠 ) Premere
Nei dizionari moderni il termine viene tradotto con spremere, ma che indica anche più genericamente l’idea del penetrare, farsi strada anche in maniera violenta, tanto che viene usato per esprimere l’azione di farsi strada a gomitate. L’ideogramma originario è 挤. Si nota anche qui la radice di Shou, mano. Se consideriamo la chiave , costituita dal dorso della mano, ecco l’idea di usare le mani per penetrare, farsi strada e raggiungere il centro dell’avversario.


4. Àn (按 ) Spingere
Nei dizionari compare con la traduzione: premere; pressare; schiacciare.
Ritengo che la definizione schiacciare dia molto l’idea. Tradizionalmente infatti indica l'azione di premere in basso, anche se, in pratica, tale azione può eseguirsi in linea retta, verso l’alto e verso il basso e non si esaurisce nella sola spinta. La chiave è la vita, i fianchi, indicando l’azione di usare le mani, come da radice dell’ideogramma, ma usare la forza e la spinta dei fianchi per comprimere, colpire e far esplodere la propria forza all’interno dell’avversario.
L'ideogramma è composto dal radicale (mano) e 安 ān (tranquillo, pacifico, calmo, sicuro).


Terminiamo questo studio dei primi quattro Jin attribuendo la corrispondenza che essi hanno con gli ideogrammi dell’Yi Jing:
Péng Difendere................................. Qian (Cielo) 乾
Lǚ Tirare indietro ruotando............ Kun (Terra) 坤
Jǐ Premere....................................... Kan (Acqua) 坎
Àn Spingere....................................... Li (Fuoco)   离


 

Le Otto Porte del Taijiquan

Il Taiji nella vita umana

Manuale famiglia Li

I 10 Principi del Taijiquan

Cielo Anteriore e Cielo Posteriore

Leggerezza e Pesantezza

 

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